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Quattro giorni in Puglia sono pochi, si potrebbe dire.
Dipende.

Nei nostri quattro giorni abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante persone e posti interessanti e da ogni incontro abbiamo ricevuto tanto.

Siamo tornati a casa carichi di racconti, paesaggi, esperienze e soprattutto suoni.

Se vogliamo trovare un filo conduttore del nostro ultimo viaggio in Puglia, infatti, dobbiamo riconoscere che é stata la musica a guidarci tra gli ulivi e le strade della Messapia.

Dal momento in cui siamo scesi dalla macchina ci siamo trovati avvolti dalle note travolgenti del maestro Wouter Vandenabeele e dei partecipanti al suo workshop music Ensemble, ospiti degli amici di Masseria dei Cappuccini (già da tempo nostra grande amica) a Manduria.

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Quattro violini, un contrabbasso, una viola, una sessione di fiati e ancora percussioni e chitarra. Sedici musicisti arrivati dal Belgio e dal resto d’Europa per studiare e condividere una settimana speciale.

Li abbiamo seguiti per due giorni tra prove e allegri concerti improvvisati, fino alla sera del saggio finale dove un’intera piazza ha ballato e cantato al ritmo della loro world music.

Una musica fatta di contaminazioni, capace di unire canzoni provenienti dal Mali alle pizziche salentine, passando per i canti tradizionali del belgio e addirittura evocando l’arrivo di una nave vichinga!

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Le loro note sono entrate nella nostra testa e spesso ci siamo ritrovati a canticchiare la stessa melodia per ore. Ormai i bellissimi palazzi ed i vicoli di Manduria per noi hanno la loro colonna sonora.

Per le strade di Manduria ritrovi tutti i Sud che hai conosciuto e quelli che scoprirai. Suggestioni di Sud America nei quartieri di periferia o tracce di Spagna nel raffinato centro storico, voci e ricordi dal nord Africa portati dal vento.

Quale occasione migliore, avendo con noi Simona e Sandro a farci da guida e accompagnatori, per cimentarci in una Engagement Session (itinerante) in Puglia?

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Tra gli ulivi del Salento, lungo i rettilinei infiniti che corrono dal mare alla campagna puoi ascoltare le voci della Storia e delle storie che a migliaia hanno animato questa terra.

Così ci troviamo a passeggiare tra pietre bianche e gialle, a cui mani di artisti e di lavoratori, nel corso del tempo, hanno dato forma di chiese, palazzi e piazze.

Portiamo con noi la voglia di emozionarci ad ogni angolo che giriamo, magari per una cascata di fiori da un balcone o per una corsa di bambini tra i panni stesi ad asciugare.

Ma più di ogni altra, c’è una parola ed il posto che rappresenta, che per noi è l’essenza della Puglia: la masseria.

Non si tratta soltanto del nostro amore per tutto quello che è contadino e tradizionale. Per noi le masserie sono veri e propri scrigni che custodiscono tesori.

Come lo è Masseria dei Cappuccini, in cui i ricordi di famiglia dei nostri amici ormai si intrecciano con le nuove esperienze di quanti la visitano. Un posto vivo ed in costante divenire, un punto di partenza per tanti ed anche per noi.

Da qui, infatti, è partito il nostro giro alla scoperta di altre masserie, che ancora vivono della loro funzione originale, dove le vite di chi le abita vengono scandite dai ritmi della terra e degli animali. Dove il bianco domina su tutto: dai muri al latte, dal manto di pecore e capre al delizioso formaggio di cui ci fanno dono. Bianca è la luce che inonda i tetti, bianco è il calore che batte sulle pietre.

Parole, sorrisi, mani e umanità che ci resteranno nel cuore: ripartiamo con la voglia e l’impegno di tornare al più presto.

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Quattro giorni intensi, dicevamo all’inizio, passati facendoci guidare dalla musica e dalle emozioni. Non c’è posto in cui questo è stato più vero di San Vito dei Normanni.
L’occasione di rivedere un vecchio amico, Giuseppe detto Peppo, ci ha regalato un pomeriggio ed una serata che ricorderemo tra le più poetiche di sempre.

A proposito di poeasia, vi consigliamo davvero di far partire questa canzone prima di proseguire:

Il centro di San Vito dei Normanni è uno di quei posti iconici in cui l’immagine del Sud Italia nasce e prende forma, immortalato in film, libri e cartoline.
Non potevamo farci sfuggire l’occasione ed una Simona ispiratissima, dopo qualche minuto dal nostro arrivo e tre caffè (sarà un luogo comune, ma ogni momento è buono per fermarsi in un bar e godersi un caffè), si è trovata a scattare centinaia di foto a Simona e Sandro, bellissimi in quella cornice che sembrava fatta apposta per loro.

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Mentre la luce del tramonto scendeva sulla piazza e le prime insegne dei bar si accedevano, noi aspettavano Giuseppe davanti allla sede del Circolo Mandolinistico dove stava tenendo una lezione di mandolino e dove, di lì a poco, avremmo assistito alle prove del gruppo del Circolo. In una fresca sera d’estate, con la porta leggermente socchiusa sul passeggio serale e sulle note di Parlami D’Amore Mariù ci siamo emozionati ed abbiamo ballato, in un’autentica atmosfera d’altri tempi.

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Appena il tempo di tornare a casa e prendere sonno, con ancora in testa le melodie suonate dai bravissimi mandolinisti sanvitesi, che l’indomani siamo partiti alla scoperta dell’ultima tappa del nostro viaggio: la splendida Ostuni, addobbata a festa e brulicante di gente, nella quale ci siamo persi nei vicoli bianchi, ideale rifugio dalla confusione della folla e ottima occasione per fotografare ancora una volta Sandro e Simona  che, come si dice, “dove li metti stanno” e stanno sempre bene :)

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Abbiamo salutato la Puglia a suon di musica, portando con noi la colonna sonora perfetta: melodie che ci faranno compagnia e ci ispireranno per ancora tanto tempo![:en]

Quattro giorni in Puglia sono pochi, si potrebbe dire.
Dipende.

Nei nostri quattro giorni abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante persone e posti interessanti e da ogni incontro abbiamo ricevuto tanto.

Siamo tornati a casa carichi di racconti, paesaggi, esperienze e soprattutto suoni.

Se vogliamo trovare un filo conduttore del nostro ultimo viaggio in Puglia, infatti, dobbiamo riconoscere che é stata la musica a guidarci tra gli ulivi e le strade della Messapia.

Dal momento in cui siamo scesi dalla macchina ci siamo trovati avvolti dalle note travolgenti del maestro Wouter Vandenabeele e dei partecipanti al suo workshop music Ensemble, ospiti degli amici di Masseria dei Cappuccini (già da tempo nostra grande amica) a Manduria.

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Quattro violini, un contrabbasso, una viola, una sessione di fiati e ancora percussioni e chitarra. Sedici musicisti arrivati dal Belgio e dal resto d’Europa per studiare e condividere una settimana speciale.

Li abbiamo seguiti per due giorni tra prove e allegri concerti improvvisati, fino alla sera del saggio finale dove un’intera piazza ha ballato e cantato al ritmo della loro world music.

Una musica fatta di contaminazioni, capace di unire canzoni provenienti dal Mali alle pizziche salentine, passando per i canti tradizionali del belgio e addirittura evocando l’arrivo di una nave vichinga!

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Le loro note sono entrate nella nostra testa e spesso ci siamo ritrovati a canticchiare la stessa melodia per ore. Ormai i bellissimi palazzi ed i vicoli di Manduria per noi hanno la loro colonna sonora.

Per le strade di Manduria ritrovi tutti i Sud che hai conosciuto e quelli che scoprirai. Suggestioni di Sud America nei quartieri di periferia o tracce di Spagna nel raffinato centro storico, voci e ricordi dal nord Africa portati dal vento.

Quale occasione migliore, avendo con noi Simona e Sandro a farci da guida e accompagnatori, per cimentarci in una Engagement Session (itinerante) in Puglia?

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Tra gli ulivi del Salento, lungo i rettilinei infiniti che corrono dal mare alla campagna puoi ascoltare le voci della Storia e delle storie che a migliaia hanno animato questa terra.

Così ci troviamo a passeggiare tra pietre bianche e gialle, a cui mani di artisti e di lavoratori, nel corso del tempo, hanno dato forma di chiese, palazzi e piazze.

Portiamo con noi la voglia di emozionarci ad ogni angolo che giriamo, magari per una cascata di fiori da un balcone o per una corsa di bambini tra i panni stesi ad asciugare.

Ma più di ogni altra, c’è una parola ed il posto che rappresenta, che per noi è l’essenza della Puglia: la masseria.

Non si tratta soltanto del nostro amore per tutto quello che è contadino e tradizionale. Per noi le masserie sono veri e propri scrigni che custodiscono tesori.

Come lo è Masseria dei Cappuccini, in cui i ricordi di famiglia dei nostri amici ormai si intrecciano con le nuove esperienze di quanti la visitano. Un posto vivo ed in costante divenire, un punto di partenza per tanti ed anche per noi.

Da qui, infatti, è partito il nostro giro alla scoperta di altre masserie, che ancora vivono della loro funzione originale, dove le vite di chi le abita vengono scandite dai ritmi della terra e degli animali. Dove il bianco domina su tutto: dai muri al latte, dal manto di pecore e capre al delizioso formaggio di cui ci fanno dono. Bianca è la luce che inonda i tetti, bianco è il calore che batte sulle pietre.

Parole, sorrisi, mani e umanità che ci resteranno nel cuore: ripartiamo con la voglia e l’impegno di tornare al più presto.

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L’occasione di rivedere un vecchio amico, Giuseppe detto Peppo, ci ha regalato un pomeriggio ed una serata che ricorderemo tra le più poetiche di sempre.

A proposito di poeasia, vi consigliamo davvero di far partire questa canzone prima di proseguire:

Il centro di San Vito dei Normanni è uno di quei posti iconici in cui l’immagine del Sud Italia nasce e prende forma, immortalato in film, libri e cartoline.
Non potevamo farci sfuggire l’occasione ed una Simona ispiratissima, dopo qualche minuto dal nostro arrivo e tre caffè (sarà un luogo comune, ma ogni momento è buono per fermarsi in un bar e godersi un caffè), si è trovata a scattare centinaia di foto a Simona e Sandro, bellissimi in quella cornice che sembrava fatta apposta per loro.

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Abbiamo salutato la Puglia a suon di musica, portando con noi la colonna sonora perfetta: melodie che ci faranno compagnia e ci ispireranno per ancora tanto tempo![:]